Mese: <span>Giugno 2016</span>

Gli 8 diritti dimenticati di una scarsa autostima

Quando soffriamo di bassa autostima ci dimentichiamo di avere dei “diritti”.

autsotima

Ecco gli 8 diritti di una buona autostima:

– commettere errori, come tutti gli altri essere umani

– essere imperfett*, come tutti gli altri essere umani

– decidere i tuoi pensieri, emozioni e comportamenti (e se questi, di tanto in tanto, sono strani è perché sei come tutti gli altri essere umani)

– dire agli altri cosa vuoi e cosa provi

– essere soddisfatt* di te stess* anche quando non hai tutto sotto controllo

– reagire emotivamente, qualche volta, anche se così facendo non ottieni il risultati sperato (lo facciamo tutti più spesso di quanto immaginiamo)

– di pensare prima a te stess*, qualche volta (sì, esatto, di mangiare l’ultima fetta di torta, di non dare una mano se siete troppo stanc*, di leggere un libro mentre il partner lava i piatti…)

– e per finire: di difendere o non difendere i tuoi diritti, è una scelta tua 😉

 

(Ricorda che:

  • i diritti comportano delle responsabilità
  • anche gli altri hanno dei diritti!)

 

(liberamente tratto da C. Wilding)

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SAI COMUNICARE IN MODO ASSERTIVO?

Possiamo dividere la comunicazione in tre grandi “famiglia di tipologie”:

– la comunicazione passiva

– la comunicazione aggressiva

– la comunicazione assertiva.

Assumiamo uno stile di comunicazione passivo quando mettiamo da parte le nostre esigenze/desideri/diritti  a favore di quelli altrui. Es. dire “sì” quando vorremo dire “no”, scusarci e giustificarci eccessivamente, non esprimere le proprie idee per paura del giudizio, essere eccessivamente accondiscendenti, ecc…

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Quando utilizziamo invece una comunicazione aggressiva anteponiamo i nostri desideri a quelli degli altri, assumendo un atteggiamento autoritario, oppositivo e critico. Facciamo in modo che le nostre esigenze vengano soddisfatte ad ogni costo. Es. Attacchi (“come ti permetti?!”), parole giudicanti e/o offensive, utilizzare il “tu devi”, assolutizzare (“sempre”, “mai”), ecc…

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Qual è la giusta via di mezzo? La comunicazione assertiva.

L’assertività è la capacità di affermare se stessi e i propri diritti senza ledere o negare quelli degli altri. In questo caso la comunicazione è chiara, diretta, onesta. In questo modo riusciamo ad essere autorevoli, senza essere autoritari. Es: “io penso/credo che”, “secondo me”, “valutiamo insieme”, “perché?”, “mi sto sentendo in questo modo”, ecc…

Con una comunicazione di tipo assertivo le possibilità di entrare in conflitto o provocare reazione avverse da parte dell’ambiente si abbassano molto.

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Prova ad immaginare un litigio fra due partner.

Stile aggressivo:

A: “sei sempre il solito!!!” come reagirà B? cercherà di difendersi attaccando a sua volta.

Stile passivo:

A si arrabbia con B ma non riesce a dirglielo. In questo caso i problemi “covano” nella coppia andando ad incrementare il famoso “non-detto” e creando notevoli difficoltà in futuro.

Stile assertivo:

A: “questo tuo comportamento mi fa arrabbiare. Mi piacerebbe capire perché ti sei comportato così”

Attenzione al tono di voce!!! Se questa frase biene pronunciata con tono polemico/giudicante può trasmettere aggressività e non assertività.

Ricordati che la differenza non la fanno solo le parole che scegliamo ma anche il para-verbale (tono di voce) e il non verbale (l’espressione, la postura, l’atteggiamento…).