Preparati al volo
Come predisporsi al cambiamento? Come prepararsi per il volo?
Laboratorio Esperienziale di Autostima
Qui trovi l’evento su facebook
Tag: <span>qualità di vita</span>
Pillola
“Quando l’unico strumento di cui disponiamo è un martello, ogni problema apparirà un chiodo da battere” (Autore incerto)
Ognuno di noi vede la realtà con i propri occhi, e la legge in base alla propria personalità, storia, capacità, limiti, esperienze…
Quando stiamo male, la prospettiva si riduce molto e il malessere limita il nostro sguardo.
A volte basterebbe riuscire a vedere la realtà da una nuova prospettiva per trovare la soluzione o la svolta. Ecco perchè il confronto con l’altro è fondamentale per assumere anche il suo sguardo, che arricchisce la nostra prospettiva di nuovi squarci.
Spesso le persone mi chiedono a cosa serve “andare dallo psicologo”. Rispondo che il confronto con un/una professionista ci può aiutare a trovare nuove chiavi di lettura a ciò che stiamo vivendo, trovando nuovi significati e nuove connessioni.
In poche parole, ad aggiungere al nostro martello anche delle pinze, dei cacciaviti, ed iniziare a vedere il mondo composto non solo da chiodi, ma anche da viti, da graffette, ecc…
Come scegliere lo psicologo e quanto costa, un video
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=ap1jef4gZU8]
Come scelgo lo/la psicologo/a? Quanto costa? Cosa devo fare?
Il video è del collega Luca Mazzucchelli.
Cosa vorrei dire…
Del perchè “IO NON CI VADO DAL PISSICOLOGO!!!”
Sono numerose le resistenze che c’inducono a non voler andare da un “pissicologo”. Vediamone alcune:
– “Io non sono matto”. Come già detto in questo post, non è necessario essere “matti” per andare dallo psicologo. Anzi, stando alla definizione “classica” e “volgare” di “matto”, quest’ultimo va dallo pissichiatra e non dal pissicologo.
– “Io non voglio farmaci”. I pissicologi non prescrivono farmaci perché non sono medici! Sono i pissichiatri che utilizzano le terapie farmacologiche per gestire le malattie mentali. Oserei dire che in alcuni casi (insonnia, periodi transitori di ansia, panico o depressione) il ricorso ai farmaci deve essere lasciato come estrema ratio. Meglio prima tentare con una psicoterapia (dal pissicologo, appunto). Spesso sono i medici di base che prescrivono tranquillanti o antidepressivi come fossero acqua. Ma attenzione: sono utili nel breve periodo per risolvere i sintomi, ma il disagio che ha causato quei sintomi rimane! E si manifesterà nuovamente, anche sotto altre forme.
– “Mi vergogno ad andare dallo pissicologo”. I pregiudizi attorno alla figura dello psicologo, e soprattutto di chi ci va, sono diminuiti molto ma in alcuni contesti persistono. Bhè come prima cosa, quello che ti posso dire è che non è necessario sbandierare ai 4 venti che stai andando da uno psicologo. In secondo luogo, potrai far capire alle persone a te vicine che andare dal pissicologo non significa essere matti, ma prendersi cura di sé e del proprio benessere.
– “E se poi mi dice che sono gay?”. Questo è uno dei luoghi comuni più famosi sulla psicanalisi. Ma tranquill*, non funziona così. Non intenzione dello psicologo far cambiare orientamento sessuale a nessun*!!! Sia agli etero che ai gay (a proposito, se hai saputo che uno psi applica le cosidette “terapie riparative” e cioè tenta di far cambiare orientamento sessuale, puoi denunciarlo all’Ordine). Ma scusa, perché ti poni questa domanda?
– “Se vado dallo psicologo lo faccio diventare matto io!!!”. Frase tipica che noi psico ci sentiamo rivolgere (quasi) quotidianamente. Ma con tutti i soldi che abbiamo speso (e stiamo spendendo e continueremo a spendere) in formazione, specializzazione, supervisione, intervisione, tirocini, stage…siamo ben preparati a qualsiasi situazione. E se per caso non lo siamo (in fondo siamo essere umani anche noi!) ti mandiamo da qualche collega più bravo di noi.
– “Il pissicologo ti legge nella mente”. Ok, facciamo tanta formazione, studiamo tanto, facciamo lunghi e gratuiti tirocini, siamo stati noi stessi pazienti di altri pissicologi, ma no, non riusciamo ancora a leggerti nella mente. Quello che possiamo fare è aiutarti a capire il perché di certi comportamenti o a farti notare alcune cose che a te probabilmente sfuggono.
– “Io non ci vado sul lettino!”. Il lettino viene usato solo dagli psicanalisti classici. La psicanalisi è solo UN TIPO di psicoterapia. Ce ne sono tantissime altre che non richiedono il lettino. Se vieni da me, per esempio, ti faccio accomodare su una poltrona di fronte alla mia. Oppure puoi scegliere di sederti alla scrivania.
– “Come fa il pissicologo ad aiutarmi se neanche mi conosce?” altrimenti detta con “Non vado a raccontare i fatti miei ad uno sconosciuto”. Anche questo è un pregiudizio duro a morire. In realtà, è PROPRIO perché non ti conosce al di fuori del contesto professionale che ti può essere d’aiuto! Ti senti più liber* di parlare di te perché sai che lo psicologo non ti giudica, crede a quello che dici, ed è lì per aiutarti. E’ libero da condizionamenti che una persona che ti frequenta può avere. Paradossalmente la conoscenza all’interno dello studio (e solo lì) rende le cose più facili perché sono più neutre. La psicologia, essendo una disciplina scientifica (vedi ultimo punto), non ha bisogno di conoscerti nella quotidianità per aiutarti. La conoscenza che fa di te lo psicologo non è la stessa dei tuoi amici, amiche, familiari, partner… Il tuo medico, il tuo dentista, la tua ginecologa ti frequentano per poterti fare una diagnosi o prescriverti una cura?
– “Costa troppo”. Ok, su questa hai ragione. Ma prova a leggere questo post. Esistono pissicologi che fanno prezzi bassi. Lo sapevi?
– “Io non ci credo nella pissicologia”. Credi nella chirurgia? Nella podologia? Nella medicina? Nella dermatologia? Ecco, la psicologia è una scienza al pari di queste. Non è filosofia, non è chiromanzia né preveggenza. E’ una scienza.
Se avete altri dubbi, perplessità, o altri motivi che vi fan dire “Io non ci vado dal pissicologo” scrivetemi!
Lo psicologo in farmacia, ovvero la psicologia al servizio della collettività
Da un mesetto collaboro con la farmacia De Michelis di Bovezzo (BS), offrendo colloqui di consulenza ai clienti della farmacia a poco prezzo.
Qual è lo scopo di questo progetto?
Innanzittutto far conoscere la professione dell* psicolog* (accoglienza, ascolto, empatia, valutazione della situazione, sostegno, indirizzamento, ecc…): ci sono ancora tanti pregiudizi e luoghi comune su questa professione, spesso non aderenti alla realtà.
Inoltre, l’iniziativa vuole rappresentare un’opportunità per tutte quelle persone che desiderano una consulenza professionale all’interno di un contesto multi-fattoriale, che punta al benessere e all’accessibilità delle cure.
Ci tengo a ricordare che la consulenza e il sostegno psicologico non servono solo per situazioni di crisi, ma anche per potenziare e incrementare il benessere.
Al link trovate la brochure. Vi aspetto!
La funzione dell’ascolto
Illuminante video del collega Luca Mazzucchelli
Commenti recenti